venerdì 5 ottobre 2007

La donna italiana moderna

La donna italiana moderna metropolitana abituata alle grandi pianure urbane deve immediatamente e consapevolmente trasmettere al maschio italico ormai staticissimo e omosessualizzato:

1- l'idea della forza fisica soverchiante naturalizzata in gambe muscolose e bicipiti d'acciaio abilmente forgiati in palestre specializzate;
2- l'idea della maternità seppur nella sua androgina sterilità: il maschio italiano non deve sopportare donne-uomo ma è necessario che ricerchi donne-donna-mamma-sterile;

La donna italiana moderna metropolitana deve calzare scarpe dal tacco altissimo d'acciaio che battendo con ritmo militaresco sui nostri marciapiedi e sui nostri pavimenti faranno scaturire scintille elettriche ad altissimo potenziale voltaico; si avranno quindi panorami notturni metropolitani solcati da scie fiammeggianti di donne modernissime in dinamico movimento moto-luce-colore. L'energia elettrica così ricavata potrà alimentare orologi atomici da polso precisissimi al milionesimo di millisecondo.

4 commenti:

Antonio Saccoccio ha detto...

oh, marinetti! quasi quasi m'eccitavo! :-D

dov'è 'sta donna?

ma non è che mi spezza se mi prende?

ad futurum

p.s. ha pure il contapassid'acciaio l'orologio? ;-)

Marinetti ha detto...

Antonio carissimo, inutile far finta di niente, prima o poi ci spezzeranno comunque perché saremo diventati tutti eunuchi dalle voci argentine. Il contapassi mi sembra un'idea abbastanza ardita. Ma fattibile se riesce a stare nella cassa dell'orologio atomico.

Giovanni Getto ha detto...

c'è una forza in talune donne che guizza sotto la pelle senza plasmarsi in muscoli.
una forza che scivola in silenzio ed esce solo quando serve.
non maschera la grazia, non appesantisce l'agilità.
ma la senti li sotto. sbircia il mondo dallo sguardo, da un passo o da un gesto troppo veloce e fa capire che quella cosa li davanti, che pare troppo fragile da stringere, è in realtà una pentola a pressione pronta ad esplodere.
l'ho visto in ballerine.
l'ho visto in madri con i figli in pericolo e ho capito che con certe cose è meglio non scherzare.

Antonio Saccoccio ha detto...

hai ragione, gianni.

ho visto il vero flamenco a madrid, quello autentico. porca miseria, che passo!
che energia!
che donne!

senza trascurare cosa fanno nel momento del pericolo. attenzione!