venerdì 12 ottobre 2007

I due cani neri

Appare tutte le mattine, alla stessa ora, e viene dal fondo del parco dove la nebbia sale leggerissima prima che un pallido sole d'ottobre la porti via. E' un uomo alto, magrissimo, si muove agile, avanza elegante lentamente: un mantello nero lo copre fino ai piedi e confuso nella nebbia del primo mattino cammina verso di me. Al guinzaglio due grandi cani neri lo precedono tenendo il suo stesso passo agile e vellutato e si confondono nel grigio della nebbia e dell'erba autunnale.
Li vedo tutte le mattine, neri, silenziosi, solitari, l'uomo e i suoi due cani coi denti bianchi e gli occhi luminosi che riflettono la nebbia. Si avvicinano senza dare idea di vedermi, mi passano accanto, si allontanano verso la macchia di antichi faggi che avranno ormai cento anni.
E, d'improvviso, anche oggi, come tutte le mattine, l'uomo e i suoi due cani neri diventano nebbia e come spiriti di morti svaniscono nel grigio di questa aurora di piombo che muore prima del sorgere del sole.
Sto qui ogni giorno, nel parco, ad aspettare l'uomo con i cani, per vedere se riesco a capire, se posso immaginare la verità, se trovo una qualsiasi risposta. Ma l'uomo vestito di nero sfugge tremolando nella nebbia d'ottobre coi suoi cani dai denti bianchissimi e gli occhi d'acciaio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

tra tutte la più bella....

Marinetti ha detto...

Anonimo, grazie per esserti soffermato e avermi scritto il tuo apprezzamento.