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venerdì 9 gennaio 2009

Manifesto dinamo-politico

In questo inizio di nuovo anno, in un'Italia ancora e sempre più incialtronita da legioni di amministratori politici incapaci e corrotti e da masse gelatinose vischiose di proletariato mentale suburbano incarnato come fulgido esempio nel prototipo operaio dell'abitatore delle periferie oscenamente ingrassato da ore passate davanti al televisore e da centinaia di merendine idrogenate, noi lanciamo -oggi- il nostro Manifesto Dinamo-Politico per l'Italia del XXI secolo.

Aboliamo, da domani, il Parlamento della Repubblica, strumento ormai vetusto e corpo putrescente adagiato nel freddo gelido di una tomba monumentale eretta sui fasti antichi di una civiltà non più esistente e frequentato da centinaia di uomini-donne impreparati, ignoranti, operai-contadini analfabetizzati da partiti e movimenti politici guidati da corrotti e aprofittatori;

sostituiamo l'abolito Parlamento della Repubblica con un gruppo di cinque uomini preparatissimi e stranieri, laureatissimi, di famiglia eccellente e che abbiano frequentato le migliori università europee di Berlino, Parigi, Stoccolma, Helsinki: questi cinque uomini dovranno avere un'età compresa fra i 30 e i 45 anni; questi uomini dovranno essere pagati 10 milioni di Euro all'anno a testa;

i cinque uomini dovranno sospendere ogni diritto costituzionale per cinque anni e, attraverso Polizia, Carabinieri ed Esercito, assicurare un perfetto ordine pubblico: chiunque commetta reati o crimini dovrà essere rinchiuso a tempo indeterminato in appositi penitenziari ad altissima sicurezza che verranno all'uopo progettati e costruiti;

i cinque uomini dovranno inoltre occuparsi della gestione corrente degli affari dello Stato e preparare, nei cinque anni del loro mandato, nuove elezioni generali da svolgersi allo scadere del quinto anno: alle elezioni generali potranno presentarsi cinque nuovi partiti politici che dovranno proporre cinquanta candidati ciascuno, per un totale di duecentocinquanta candidati; questi candidati dovranno essere per due terzi stranieri divisi equamente fra americani, europei, cinesi e giapponesi e avere un'età compresa fra i 30 e i 45 anni; il restante terzo, composto di italiani, dovrà essere di uomini-donne con 5 lauree conseguite presso università straniere;

nei cinque anni di mandato i cinque uomini dovranno provvedere a radere al suolo i centri storici delle 20 maggiori città italiane e costruire, al loro posto, nuclei abitativi, lavorativi ed economico-finanziari composti da giganteschi grattacieli di alluminio-vetro di 100 piani ciascuno. Alla plebe suburbana a cui dovrà essere requisita la casa verrà consegnato un appartamento d'acciaio nelle vicinanze delle fabbriche che verranno costruite nelle più lontane periferie.

Allo scadere del quinto anno, una volta indette le elezioni e instaurato il nuovo Parlamento della Repubblica Futurista Pan-Italiana, i cinque uomini si dovranno ritirare a vita privata: a loro memoria verranno eretti monumenti equestri d'alluminio in tutte le piazze di ogni città italiana.

Solo così l'Italia potrà, a pieno diritto, entrare a fare parte delle Nazioni Civili di questo pianeta.