martedì 25 settembre 2007

Demolizione della città di Milano

Crediamo opportuna la demolizione della città di Milano, vetusto ricettacolo marcescente di geometrie imperfette e di insopportabili lentezze.
La demolizione completa potrà, attraverso le ultime tecnologie, essere portata a termine nel breve giro di sei mesi al massimo: cariche di esplosivo plastico e utilizzo di enormi bulldozers saranno sufficienti allo spianamento totale di un'area che abbiamo calcolato in 625 chilometri quadrati: sullo spazio quadrilatero di 25 chilometri di lato che verrà così sanificato sorgerà la nuova città.
Le macerie saranno facilmente rimosse mediante giganteschi autoarticolati e trasportate presso il vicino lago di Como che verrà utilizzato come contenitore e quindi interamente riempito: in questo modo avremo creato una pianura di circa 125 chilometri quadrati a pochi passi dalla nuova città. La pianura verrà utilizzata, dopo essere stata interamente asfaltata, come aeroporto.
La nuova città di Milano dovrà avere forma di quadrato di 100 chilometri di perimetro ed essere interamente cinta di mura in cemento armato: quattordici porte di accesso saranno dislocate a intervalli di sette chilometri e quattordici metri.
Nel centro della nuova città una enorme centrale elettrica atomica fornirà energia alle fabbriche, alle case, alle automobili mediante particolari prese elettriche disponibili ogni 50 metri e dalle quali ognuno potrà attingere l'energia necessaria.
Dovranno essere abolite biciclette e motorette, causa di disordine e incidenti.
La città sarà servita da dieci livelli di superstrade di dieci corsie; cinque per ognuno dei due sensi di marcia; dovrà essere amministrata da un governo costituito da tedeschi, svizzeri e finlandesi.

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