Nel vagone della metropolitana di Milano, linea 1, parallelepipedo di ferro sotterraneo sparato ad altissima velocità in gallerie successive a sezione rettangolare, in un delirio di geometrie lineari e quadrangolari e in un pandemonio di stridii meccanici di ruote d'acciaio su rotaie d'acciaio, un blocco monolitico scolpito in linee statiche e rotondeggianti spicca per la sua idiotesca immobilità remotissima: è un bambino sferoidale di 100 chili che mangiucchia a brevi rapidi morsi un panino con formaggio e prosciutto: meravigliosa comunanza di linee sferiche fra il corpo-faccia del bambino e il panino tondeggiante ripieno; linee statiche sferiche e carnose come un osceno feto gigante rotondizzano la geometria angolare e spigolosa di un treno d'acciaio che viaggia a 100 chilometri all'ora nel caldo ventre materno della città.
Nota dell'autore: quando questa mattina ho visto questo bambino ho avuto il sospetto che si trattasse dello stesso di cui già avevo scritto qui
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venerdì 11 luglio 2008
Linee statiche sferiche
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