mercoledì 7 ottobre 2009

Fuggivano ridendo a cercare riparo dietro le gonne di mamme vestite di nero

Nella via dietro casa otto bambini oscenamente grassi si trascinano stancamente e scompostamente tirandosi dietro enormi zaini con le rotelle pieni di libri. Forse sono libri di scuola. Gli otto bambini ansimanti comunicano con ampi cenni degli arti superiori e mediante suoni gutturali simili a quelli di alcuni cercopitechi della Tanzania; poi si scambiano pesanti manate sulle spalle, sulla schiena e sugli addomi flaccidi e rotondi; poi emettono suoni simili al riso umano: ma è un riso amaro che fuoriesce da bocche molli su visi d'idioti.
E mi tornano alla mente antichi studenti sciamare fuori dalla scuola di un piccolo paese di montagna, e bambini magrissimi in lunghi grembiuli neri scambiarsi poderose cartellate fra risate d'argento e una maestra seria correre fra di loro e pigliare per un orecchio il bambino più piccolino e più indifeso mentre gli altri fuggivano ridendo a cercare riparo dietro le gonne di mamme vestite di nero.
E su di loro scintillava un sole d'autunno radioso che tutto scaldava e rendeva più bello.

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