Ai miei lettori, ai miei amici e ai miei nemici auguro un Natale d'acciaio iluminato da migliaia di luci elettriche scintillanti scaturenti giovani idee e forze nuove per un futuro maschio, operativo, geometrico.
Al bando le melancolie e il pessimismo pastasciuttaro ferragostiano; al bando gli unutili piagnistei italici; è necessario uno sforzo altissimo per far sì che questo Natale possa essere un Natale da ricordare: spenderemo dunque svariati biglietti da cinquanta euro per acquistare preziosissime vivande che preparino a un banchetto vero e degno di tal nome: caviale, salmoni, mille tipi di carni e di pesci, salumi pregiati, vini, champagne.
Buon Natale anche a tutti i bambini buoni. Ai bambini ciccioni, invece, tanti panettoni: con l'augurio che, magari, fra una macrofetta e l'altra, a qualcuno possa venire l'appendicite.
domenica 23 dicembre 2007
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4 commenti:
http://tarsia.blogspot.com/
un progetto di destra per la rigenerazione culturale a destra
buon natale anche a te...nonostante sia passato da un pezzo.
nessuno ti ha mai detto che sei cattivo con le persone grasse?? (non che io le ammiri bada bene, per un'infinità di motivi sostengo siano una piaga per l'umanità) ma di solito non è carino farglielo notare =D
Lo so Arianna, sono veramente tremendo... Bentornata!
ndn, temo che la "rigenerazione culturale" di cui tu parli sia impossibile. Rigenerare non è verbo adatto. Solo dalla tabula rasa può nascere qualcosa di nuovo. Direi quindi, meglio: "azzeramento totale e generazione di una nuova cultura".
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