domenica 4 aprile 2010

Ogni nostra anima di una civiltà ormai finita

Corazzate costruite di ferro e acciaio e armate di cannoni calibro 406 incrociano le agitate acque del mare nero di questa nostra vita in tempesta che è ormai guerra continua e quotidiana: tutti contro tutti.
Uomini contro donne, bambini contro adulti, genitori contro figli. Studenti contro la scuola, la scuola contro il ministro. I giornali contro il Presidente, il Presidente contro i suoi nemici, i lavoratori conto i datori di lavoro, i datori di lavoro contro lo Stato. Gli omosessuali contro i normali, i bianchi contro i negri, i negri contro i gialli, i gialli contro tutti.
I gialli.
Nella battaglia navale enorme e spaventosa che ci apprestiamo a combattere con le nostre barchette di carta e salve di petardi sparati con batterie di Bic Cristal, i gialli schierano -silenziosi e pazienti- mille cacciatorpedinieri agilissimi 舰艇 irti di bocche da fuoco incise da caratteri cinesi a noi incomprensibili: e, nella loro tattica d'attacco da branco di lupi, ognuna delle loro navi inaffondabili cerca, segue, carica e cannoneggia a ripetizione ogni nostra anima di una civiltà ormai finita.

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