domenica 6 luglio 2008

Dinamodragone

Migliaia di cinesi energizzati al parossismo dinamicizzano in gruppi efficientissimi i due marciapiedi della via Paolo Sarpi e delle poche vie laterali mentre, tutto intorno, una asmatica Milano marocchina zingara bulgara rumena poltrisce rammollita adagiata sul terreno infetto cemeteriale di un glorioso passato attivissimo ma ormai lontanissimo, sepolto e putrescente.
Scie dinamiche di migliaia di piedi numero 35 in corsa disegnano ventiquattro ore al giorno traiettorie angolari energetizzanti nella rettilinea via scoccando mitragliamenti automatici di scintille altamente produttive che andranno poi ad alimentare, arricchendole, migliaia di formicolanti attività commerciali ultraredditizie concentrate in negozi di scarpe, borse, borsette, agenzie viaggio, centri massaggi, elettronica, ristoranti, bar, bordelli.
Nei pochi negozi italianissimi della via, misere insegne sciatte e scolorite penzolano inutili cigolando su teste decrepite di vecchie commesse ciccione pallide polverose inattive in orario sindacale 9-12/15-19 (chiuso il lunedì).

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornato!

Anonimo ha detto...

P.S.: Marinetti,... "Dinamodragone" è intraducibile!! (E, quindi, inimitabile! (FD)

Marinetti ha detto...

FD, scrivo quel che vedo: Milano è diventata una città da terzo mondo, non c'è dubbio. E mi manca molto la città di una volta. Il "sensucht" per il passato o per il futuro?!
Dinamodragone rende bene l'idea però!